Leggenda Celtica: gli elfi

L’unica leggenda completa che io conosca sulla nascita del popolo Elfico viene dall’Irlanda, da antiche saghe celtiche. Si racconta che la piccola isola irlandese abbia subito cinque invasioni. Quella che interessa noi e’ la Quarta invasione, quella di un popolo chiamato: ”Tuatha De Danann” o ”Popolo della Dea Dana”1. Questo popolo aveva già precedentemente invaso l’isola (Seconda invasione) guidata da Nemed, ma era stato rudemente cacciato da un popolo proveniente dalla Grecia: i Fir Bolg. I discendenti di Nemed si erano stabiliti allora nelle isole più a Nord del mondo dove rimasero finché il popolo fosse ricresciuto numericamente. In queste isole appresero la scienza occulta, la magia, le arti druidiche, la stregoneria e la saggezza. Divennero un popolo talmente istruito che vennero paragonati a dei e per questo vennero chiamati : ”Tuatha De”, ”Figli della Dea”. Quando riuscirono a superare in maestria i sapienti delle arti pagane, andarono tra gli Ateniesi e i Filistei. Ma tra questi due popoli sorsero conflitti e discordie. Ad ogni guerra però gli Ateniesi diventavano sempre più deboli chiesero dunque consiglio e aiuto ai Tuatha De. Questi li aiutarono utilizzando le loro arti magiche dando forma a spiriti demoniaci che impossessandosi dei corpi dei caduti li riportavano in vita e li facevano tornare a combattere. Allora i Filistei preoccupatisi nel vedere in piedi anche coloro che avevano ucciso il giorno prima, informarono i propri sapienti i quali scoprirono uno stratagemma per impedire che quei morti risorgessero. Di conseguenza gli Ateniesi vennero battuti e ricordandosi che i Tuatha De si erano alleati con loro decisero di vendicarsi e di attaccarli. Ma i Tuatha De vennero a conoscenza dei piani dei Filistei e fuggirono per mare e trovarono un luogo dove insediarsi per recuperare le forze. Qui fondarono quattro città: Falias, Gorias, Murias, Findias. Ognuna di queste città aveva un simbolo:

  • Da Falias portarono la Pietra di Fal, simbolo della legittimità del potere;2
  • Da Gorias portarono la Lancia di Lug simbolo del valore militare;3
  • Da Findias portarono la Spada di Nuada anch’essa simbolo del valore militare;4
  • Da Murias portarono il Calderone del Dagda simbolo di abbondanza e generosità che sono i principali attributi della regalità.5

Passati che furono però sette anni, i Thauta De decisero di riprendersi la terra che era stata loro tolta dai Fir Bolg, essi erano infatti convinti che l’isola di Eriu (uno degli antichi nomi dati all’Irlanda) spettasse loro per diritto ereditario. Qui nasce la leggenda. Si dice e si racconta che essi arrivarono sull’isola cavalcando nascosti in una nuvola di nebbia. In realtà essi approdarono sull’isola e una volta sbarcati bruciarono le proprie navi per due buoni motivi: 1° per evitare di essere tentati di fuggire in caso di sconfitta; 2° perché i Fomori6 non potessero usarle contro di loro. Ci furono molte battaglie sanguinose, ma alla fine i Tuatha De riuscirono a riprendersi la loro terra. Il loro regno però non fu sempre felice e prosperoso, soprattutto sotto la guida di Bres, figlio di Elatha re dei Fomori e Eri, una donna dei Tuatha De. Questo sovrano fu particolarmente fedele ai Fomori, imponendo al suo popolo pesantissimi tributi. Ma fu ben presto sostituito da Nuada che a sua volta cedette il potere a Lug, il quale governò con molta saggezza e riuscì a liberare la terra di Eriu dalla tirannia dei Fomori. Ma questa e’ un’altra storia e si dovrà raccontare un’altra volta.

Comunque il regno dei Tuatha De Danann ebbe fine con l’arrivo dei Gaeli. La storia narra che una sera Ith, zio dei sovrani dei Gaeli, vide dalla sommità di una torre l’ombra e i contorni di un’isola montagnosa. Incuriosito, avvertì i parenti e partì alla scoperta di questa nuova terra. Sbarcò a Eriu e si recò dai tre sovrani per porger loro il suo saluto. I tre sovrani stavano discutendo per la divisione dell’eredità lasciata loro così Ith si permise di intervenire e disse loro: «Agite solo nella legittimità. Conviene mantenere un buon rapporto fraterno e una giusta disposizione d’animo. Abitate una buona terra, buoni sono i vostri beni ereditari; il raccolto e’ ricco, il miele, il pesce, il grano e gli altri cereali abbondanti; moderati il freddo e la calura. Questo vostro paese non manca di quanto vi abbisogna!» I tre fratelli lo congedarono, ma erano sospettosi; tutti quegli apprezzamenti sul loro paese li portò a credere che Ith avrebbe cercato di portar via loro l’isola. Perciò complottarono contro di lui: lo fecero seguire mentre tornava alla nave e lo fecero uccidere. Il suo corpo fu riportato ai parenti, i quali giurarono vendetta. Riunirono un grande esercito e partirono alla volta di Eriu. Cercarono un approdo ma i Tuatha De impedirono loro di sbarcare, arrivarono allora dei messaggeri con una richiesta dei sovrani di Eriu: i nuovi arrivati avrebbero dovuto attendere sulle loro navi per nove giorni, dopo di che avrebbero avuto la terra di Eriu. I Gaeli accettarono sospettosi l’offerta e andarono al largo per attendere i nove giorni. I Tuatha De utilizzarono allora i loro poteri druidici per invocare una tempesta violentissima, ma tra i Gaeli vi era un Druido, Amorgin, il quale con il suo magico canto disperse il vento. Allora i Gaeli sbarcarono e attaccarono i Tuatha De che dovettero soccombere dopo molte battaglie. Così i Tuatha De, popolo fiero ed orgoglioso, da padroni divennero servi, ma non riuscendo a sopportarne l’idea fuggirono e siccome erano grandi Druidi per loro fu facile nascondersi in vallate e colline rendendosi invisibili. Infine quindi i Tuatha De Danann si confusero con il popolo dei Sidhe7 e divennero i Tuatha Na Sidhe o il popolo delle colline.

Nota 1

Questo popolo e’ paragonato all’antico Pantheon pagano, ma in realtà i Tuatha De non hanno gli attributi che distinguono le divinità, sono semplicemente esseri sovrannaturali che a volte si mischiano con i destini degli uomini. Le antiche leggende li descrivono come: «La stirpe più bella, la migliore per quanto riguarda l’aspetto, l’equipaggiamento e le armi, la versatilità nei giochi e nella musica, le doti della mente e del carattere.» ma anche come: «La schiera più orribile e fiera, quella che ispirava il massimo orrore e spavento e superava gli uomini di tutto il mondo nella conoscenza di ogni singola arte.». Della Dea Dana dei Tuatha De non si sa molto,

Nota 2

La Pietra di Fal era uno dei talismani dei Tuatha De, si dice emettesse un grido se veniva cavalcata dal sovrano legittimo del regno, per questo stava a simboleggiare la legittimità del potere.

Nota 3

Una delle antiche divinità celtiche, mezzo Tuatha De e mezzo Fomoro, è chiamato anche Lamfota, «Dal Lungo Braccio», e Samildanach, «Dalle Molteplici Arti», è sia mago che guerriero.

Nota 4

Una delle antiche divinità dei Celti; nella tradizione mitologica e’ il primo re dei Tuatha De Danann, figura di sovrano giusto e liberale; detto anche Argatlam, «Mano d’Argento», dopo che perso l’arto nella prima battaglia per l’isola di Eriu, gli e’ stato sostituito con uno artificiale d’argento.

Nota 5

Il Dagda è il «Dio Buono», o la «Buona Mano». Questo nome gli fu dato durante i preparativi alla guerra contro i Fomori poiché egli disse di saper usare molteplici poteri da solo. Il suo nome originario pare fosse Eochaid Ollathar, «Il Grande Padre»; dio della magia benefica possedeva, oltre al calderone, anche una clava dotata di dare e togliere la vita, e di un’arpa il cui suono induceva al sonno al riso e al pianto; Presiedeva la tempo atmosferico e ai raccolti.

Nota 6

Il loro nome deriva probabilmente da ”fo muir”, «sotto il mare», oppure dal sassone ”mara”, «Fantasma». Popolazione con caratteristiche soprannaturali e di origine misteriosa, sconfitta dai Tuatha De Danann e relegata nel sottosuolo e nel mare.

Nota 7

I Sidhe o Side e’ un popolo soprannaturale che abita nei tumuli sepolcrali, nelle altura sacre, ma anche sottoterra o al di là del mare. Secondo la tradizione da principio era composta dai Fir Bolg, ai quali si erano poi aggiunti i Fomori dopo la sconfitta da parte dei Tuatha De. Infine vi si aggiunsero gli stessi Tuatha De.

Pubblicato da Blue Ylith

Sono solo un'ombra del bosco.