Cronologia essenziale

Tutte le date riportate sono riferite al periodo precedente alla nascita di Cristo.

1000-800 a.C.

Primi insediamenti protoceltici di Golasecca (Como). Contemporaneamente si sviluppa in Austria la Cultura di Hallstatt.

520 a. C.

Lo scoppio di lotte tribali nel tratto superiore del Danubio porta alla devastazione degli insediamenti della valle del Rodano. L’interruzione dei commerci e lo Stato di Guerra permanente portano, verso il 450 a.C., alla fine della cultura di Hallstatt.

400 a.C.

Inizia la seconda grande invasione celtica in Italia settentrionale. Insubri, Boi, Senoni, invadono la pianura Padana sovrapponendosi a popolazioni celtiche già insediate da tempo e si scontrano con gli Etruschi.

388 a.C.

La nazione dei Senoni compie una spedizione contro Chiusi. La città etrusca di Melpun viene distrutta.

386 a.C.

I Romani subiscono una pesante disfatta alla confluenza del Tevere con l’Allia, Roma viene saccheggiata dai Galli.

385 a.C.

I Senoni si installano nel Piceno colonizzandolo nel 322 avanti Cristo. Polibio ci riferisce di un trattato di pace dei Senoni con Roma.

295 a.C.

Una coalizione di Senoni, Etruschi e Sanniti si ribella a Roma e viene distrutta a Sentinum.

294 a.C.

Arretium (Arezzo) viene presa e distrutta dai Celti.

278 a.C.

Brenno ferito a Delfi, si suicida a Eraclea. Una parte dei Celti, i Galati, proseguono le loro scorrerie oltre i Dardanelli stanziandosi al fine nel territorio che da loro prese il nome di Galizia. Il resto dell’orda celtica di Brenno viene sconfitta da un’armata macedone.

277 a.C.

Una parte delle tribù celtiche dell’esercito di Brenno in ritirata, i Bastarni, occupa una zona dell’attuale Bulgaria formando il regno di Tylis.

278-270 a.C.

I Galati servono prima come mercenari presso Nicomede, poi si danno ai saccheggi sino alla loro sconfitta finale da parte del Selucide Antioco I°, imperatore di Siria, che li sottomette confinandoli nel territorio che ancor oggi porta il loro nome.

268 a.C.

Con la fondazione della colonia di Ariminum (Rimini), inizia da parte romana l’esecuzione di un vasto piano di conquista dei territori Celtici in Italia. I primi a pagarne le conseguenze furono i Boi, stanziati da Bologna a Rimini.

268-267 a.C.

La fondazione di Sena Gallica segna la romanizzazione dei Senoni che scompaiono come tribù celtica.

230 a.C

Attalo, reggente di Pergamo, dopo aver debellato totalmente un attacco dei Galati, fa realizzare una serie di grandi gruppi marmorei per eternare la sua vittoria. Oggi ne rimangono solo alcune copie romane tra cui il famoso “Galata morente” esposto a Roma presso il Museo Capitolino.

225 a.C.

Cinquantamila fanti e venti cinquemila cavalieri Celti varcano le Alpi e vengono sconfitti e massacrati dalle armate romane nella battaglia di Talamone (a nord di Orbetello) descrittaci dettagliatamente settanta anni dopo da Polibio (Storie, II-27)

222 a.C.

Gli Insubri vengono debellati a Clastidium sulla riva del Po. La loro capitale, Mediolanum (Milano), diviene colonia Romana. Stessa sorte seguono, nel 218 avanti Cristo, Placentia (Piacenza), roccaforte dei Boi, e Cremona sempre degli Insubri.

217 a.C.

Forti contingenti celtici aiutano l’armata di Annibale a sterminare le legioni romane presso il lago Trasimeno e nel 216 a Canne.

197 -196 a.C.

I Cenomani vengono sottomessi da Roma.

191 a.C.

Cadono le ultime resistenze sul campo dei Boi. Nel 189 la loro roccaforte di Bologna diviene colonia Romana. Nel 189 lo diviene quella di Modena e nel 183 è la volta di Parma, segnando così la fine del grande ramo italico del popolo dei Boi.

136 a.C.

I Celtiberi respingono l’assedio di Pallantia e braccano i Romani in fuga.

135 a.C.

Il console Tito Didio per rappresaglia massacra i Capi Celtiberi e le loro famiglie che aveva convocato a un banchetto con la scusa di firmare un trattato di pace con Roma.

133 a.C.

Cade Numanzia capitale dei Celtiberi, i Celti di Spagna che si erano alleati con Asdrubale fratello di Annibale contro Roma. Publio Cornelio Scipione, nipote dell’Africano, con 60.000 romani riuscì, dopo due mesi d’assedio, a prendere per fame gli 8.000 celtiberi ribelli. La Spagna era Romana.

123 a.C.

Il console Caio Sestio Calvino distrugge la capitale dei Salluvi, l’oppidum di Entremont, e fonda nei pressi la colonia Romana di Aquae Sestiae Salluviorum (Aix En Provence).

122 e 121 a.C.

Domizio Adenobardo e Quinto Fabio Massimo risalgono la valle del Rodano. Dai territori conquistati nascerà la Provincia Narbonnense.

113 a.C.

I Boi di Baviera e Boemia orientale respingono le tribù germaniche in migrazione, che si riversano sul Norico Romano.

107 a.C.

Gli Elvezi e alcune tribù Germaniche, al comando di Divicus, sconfiggono presso Agen, in Gallia, un esercito romano agli ordini del console Lucio Cassio Longino.

105 a.C.

Un’armata mista di germani e di Celti (tra cui compaiono Elvezi e Ambroni) attacca di nuovo la Provincia Narbonnense distruggendo, a Arausio (presso Orange), un esercito legionario forte di 80.000 uomini.

103 a.C.

Riunitasi per la terza volta, questa orda mista di Galli e di Germani, cerca di passare in Italia, ma viene fermata e distrutta dal console Mario prima nel 102 a Aix en Provence e poi definitivamente nel 101 nella pianura di Vercelli.

60 a.C.

Cade l’oppidum principale dei Boi a Bratislava, dando inizio alla cacciata dei popoli celtici dall’Europoa Orientale ad opera di Daci e Traci.

57-54 a.C.

Cesare conquista la Gallia.

55 e 54 a.C.

Cesare sbarca due volte in Gran Bretagna, vince tutte le battaglie contro i carri dei guerrieri celti, ma non riesce a conquistare l’isola.

53 a.C.

Vercingetorige organizza la rivolta prima presso la sua tribù, gli Arverni, poi, dopo aver sconfitto Cesare a Gergovia, riesce a legare a sé anche la potente confederazione degli Edui e con essi anche altre tribù minori.

52 a.C.

La città di Avaricum (Bourges) si ribella, nel suo oppidum si rifugiano più di 40.000 persone. Cesare la espugna e le legioni passano a fil di spada tutti i superstiti.

52 a.C.

Dopo essersi rifugiato ad Alesia (Alise Sainte Reine – Côte D’or) con più di 80.000 uomini, Vercingetorige viene assediato da Cesare e alla fine costretto alla resa.

16 a.C.

Un forte contingente di Marcomanni devasta gli oppida celtici in Boemia.

43 d.C.

L’Imperatore Claudio riavvia la conquista dell’isola di Britannia. Questa volta quattro Legioni al comando di Aulo Plauzio riescono a creare una testa di ponte che porterà alla colonizzazione dell’isola e alla sua creazione in Provincia Romana.

47-52 d.C.

Ostorio Scapula, Legato di Britannia, annette al dominio di Roma i territori sino al Galles.

60 d.C.

Svetonio Plautino combatte la battaglia di Mona Insula (Isola Anglesey) distruggendo il sacro centro dei Druidi di Britannia e massacrandone tutti i sacerdoti e le sacerdotesse riuniti sull’isola.

71-78 d.C.

Frontino, su incarico di Vespasiano, sconfigge e sottomette le ancor potenti tribù dei Briganti e dei Siluri.

84 d.C.

Il Legato Agricola, terminata la conquista del Galles, sconfigge definitivamente le selvagge tribù del Nord della Scozia, guidate dal Rix dei Pitti Calgaco, nell’ultima grande battaglia campale di Monte Graupius.

140 d.C.

L’Imperatore Antonino Pio, ripresa attivamente la lotta contro i razziatori celti del Nord della Scozia, sposta nuovamente il confine e fa costruire un secondo vallo (detto appunto “Antonino”) più a Nord.

166-167 d.C.

I Romani in Britannia abbandonano il vallo Antonino e si ritirano definitivamente a Sud del vallo di Adriano.

208-211 d.C.

L’Imperatore Settimo Severo si reca in Britannia per combattervi le tribù celtiche in rivolta. Muore a Eburacum (York) nel 211.

212 d.C.

L’Imperatore Marco Aurelio Antonino, detto Caracalla, ritira tutte le guarnigioni romane dal Vallo di Adriano, sostituendole con truppe irregolari locali.

296 d.C.

Flavio Valerio Costanzio invade la Britannia per riprendere il governo dell’isola ad Alletto succeduto a Carausio.

dal 300 d.C.

Iniziano le incursioni di pirati Sassoni sulle coste del Nord-Est dell’Inghilterra.

367 d.C.

Il generale romano Magno Massimo (che i gallesi chiamano Maxen Wledig), a capo di una coalizione di tribù celtiche, debella totalmente un attacco congiunto di Pitti, Scoti e Sassoni, entrando nella leggenda celtica di Britannia.

410 d.C.

L’Imperatore Onorio ritira le ultime truppe romane dall’isola, comunicando agli abitanti che per il futuro dovranno provvedere da soli alla propria sicurezza.

417 d.C.

Secondo la leggenda, l’Imperatore Costanzio invia una legione in Britannia a sconfiggere i Sassoni.

440 d.C.

Le ultime truppe romane vengono ritiratedalla Britannia e prende il potere Ambrogio Aureliano, in alcune leggende supposto padre di Merlino e zio di Re Artù.

Pubblicato da Blue Ylith

Sono solo un'ombra del bosco.