CAILLEACH – Dea crona

La Crona, Vegliarda e Donna Saggia, è uno degli aspetti della Dea. È colei che è nascosta e che resta nell’ombra colei che ci prende per mano e ci conduce fino alla fine.

La Cailleach è una delle figure più enigmatiche nei miti e la troviamo in tutte le culture europee antiche, tramandata attraverso storie raccontate intorno al fuoco come Dea dell’inverno e di conseguenza associata alla vecchiaia. È colei che è nascosta e che resta nell’ombra. Anche il suo nome ne rappresenta questo aspetto, Cailleach proviene infatti dall’antico irlandese “caillech” che significa “colei che si cela con un velo”.
Ella è forse la Dea più antica che possiamo conoscere oggi. Deriva da un’epoca probabilmente ancora precedente a quella Neolitica e, già durante l’epoca celtica, era chiamata antica, tanto che non si sa se fosse davvero una Dea della vecchiaia o se lo sia diventata a testimonianza di questa sua età.

Questo aspetto della Dea è fortemente legato a quello primaverile. La giovinezza e la vecchiaia sono infatti una il proseguo dell’altra. Abbiamo quindi da un lato Brigit e dall’altro Cailleach, due facce della stessa Dea. Brigit governa la parte luminosa dell’anno, con il suo bastone che fa fiorire la primavera. La Cailleach, invece, governa la parte oscura ed il suo bastone fa gelare la terra.

La Cailleach è la vecchia Dea strega. Dea degli antenati, della saggezza che viene con la vecchiaia, del tempo atmosferico, dello scorrere del tempo, Dea mutaforma e dell’inverno. È associata alle piogge e soprattutto alle tempeste, poiché è la Dea delle forze naturali. Governa i sogni e la verità nascosta e il suo luogo sono le colline del Sidhe, il posto dal quale si entra nell’Altromondo.

Lei è lo spirito della terra quando discende nell’oscurità e la possiamo trovare nei posti più impervi. Non per caso si dice che Ella sia la personificazione dei luoghi di Scozia, soprattutto delle Highlands, dove se si è stati, si sente viva l’energia della Dea nelle impervie montagne, nelle distese sconfinate di verde brullo, tra un piccolo villaggio ed un altro e nei luoghi isolati di cui questa terra è ricca.

Nel nostro ciclo vitale, Ella è la strega, la vecchia, la crona che detiene la saggezza ed il potere della morte e della rinascita. È la Dea del periodo interiore, dei sogni e dell’introspezione.
La parola crona” è nuova e si è iniziato a usarla da qualche anno a questa parte. Nelle traduzioni dei libri che parlano di storia antica, miti e sacro femminile vuole indicare una donna che non si vergogna di invecchiare ma anzi rivendica le sue rughe e impara a distillare la saggezza accumulata negli anni. Ovvero di una donna che ha imparato ad invecchiare.

Pubblicato da Blue Ylith

Sono solo un'ombra del bosco.